“Come infatti il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così tutti i modi di preparare e disporre l’anima a liberarsi da tutti gli affetti disordinati e, una volta che se ne è liberata, a cercare e trovare la volontà divina nell’organizzare la propria vita per la salvezza dell’anima, si chiamano esercizi spirituali

Con queste parole Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, cerca di dare una prima idea di cosa sono gli esercizi spirituali, cuore del suo modo di parlare con Dio.

Nella società liquida e iper tecnologica in cui siamo immersi, il nostro tempo finisce per correre disperso nell’esercizio di tante cose, tirato o scandito da tanti stake holders che se lo contendono. È problema antico, che esisteva anche nel mondo europeo del cinquecento, per molti versi come il nostro effervescente, creativo e disorientato. 

Ignazio, “fermato” da una ferita in battaglia che gli imporrà di rallentare i tempi, scopre una presenza con cui vivere insieme, dialogare e camminare, che gli riempie di luce la vita, strappandola al nonsenso luccicante ma vuoto in cui la corsa turbinosa caotica aveva fino a quel momento occupato la sua vita. Aveva sperimentato l’attenzione al proprio fisico e al proprio aspetto, al corpo curato appunto dagli esercizi corporali. Costretto all’improvviso a scoprirsi vulnerabile e ferito, si accorge che, come nel corpo, oltre al suo aspetto, c’è un’altra dimensione, quella dello spirito, che gli permette di incontrare qualcuno che gli vuol bene e che desidera averlo al proprio fianco nel cammino della vita. Lentamente impara non solo ad accorgersi di questa dolce presenza, ma a viverci insieme, a parlarle, a farsi aiutare nel trovare la propria strada e la propria felicità, insieme agli altri. È un apprendistato così coinvolgente, che decide di condividerlo con altri, per aiutarli a scoprire anche loro la stessa inesauribile ricchezza. Da qui nasce la pratica degli esercizi spirituali, itinerario del cuore:

– che regala la consapevolezza di un’intima unione con Dio e con gli altri. 

– che si fa insegnare da Dio come parlare con Lui attraverso la Sua Parola, e così imparare a parlare con gli altri e le loro vite (il discernimento).

– che permette a Dio di liberarci da tante funi e catene, che nascondono o tolgono la bellezza della vita (la capacità di fare buone scelte).

– che si fa in compagnia di altri (“nessun uomo è un’isola”), che si prendono a cuore il nostro ingresso in questo modo di camminare con Dio, perché per esperienza ne hanno constatato la grandezza.

– che si snoda per un tempo concordato attraverso vari modi di pregare (meditare, contemplare, esaminare la coscienza), praticati per qualche momento della propria giornata in vita ordinaria, o per periodi intensi di alcuni giorni di ritiro dedicato, che possono essere sia brevi, pochi giorni, sia una settimana, e perfino un mese intero.

Da allora e alla sua scuola, a seconda del tempo che è possibile dedicare alla cura della dimensione dello spirito nella propria vita, l’itinerario degli esercizi è proposto in diverse forme.

Le diverse forme di Esercizi

Mese ignaziano continuato

Esercizi spirituali nella vita ordinaria (EVO)

Esercizi per famiglie

Esercizi insieme a persone con disabilità

Esercizi spirituali di una settimana